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Adagiata a 500 metri di altitudine, Tenuta la Novella si trova nel cuore della Toscana, tra Firenze e Siena, nella denominazione Chianti Classico. Questa vasta tenuta di 188 ettari, abbandonata da anni, ha ritrovato il suo splendore perduto nel 1996, quando François Schneider, affascinato dalla bellezza del luogo, ha deciso di restaurare questa magnifica residenza. Ha restaurato le antiche cantine risalenti all'epoca dei Medici e l'intero vigneto e gli uliveti che la circondano. Ci sono voluti dieci anni per restituire a questa tenuta la sua anima di un tempo.
Per raggiungere la massima qualità, Tenuta la Novella produce il suo olio d'oliva, i vini Chianti Classico e IGT e il Vin Santo, secondo i rigorosi standard dell'agricoltura biologica e biodinamica, senza pesticidi o fertilizzanti sintetici. I nostri 13,5 ettari di vigneti si estendono sui migliori terroir della tenuta, mentre 20 ettari di uliveti circondano il nostro frantoio.
Nel XIII secolo fu fondato il monastero di San Bartolomeo a Musignana per ospitare le suore agostiniane di Santa Croce. Nella piazza era già presente una torre di guardia, utilizzata fino ad allora per sorvegliare l'accesso da Firenze attraverso la valle dell'Ema. Fu la base della costruzione. Attorno ad essa vennero eretti i vari edifici della comunità: residenza della Madre Superiora, refettorio, dormitorio, luogo di meditazione (chiostro) e di preghiera (cappella). Nel corso dei secoli, furono realizzati ampliamenti per consentire lo sviluppo della comunità.
Nel 1808 Napoleone e il governo francese decisero di confiscare tutti i beni appartenenti al clero.
Per 10 anni le monache di San Bartolommeo ottennero la dispensa e continuarono a usare i locali, che dovettero abbandonare nel 1818.
Il 24 aprile 1820 il monastero divenne proprietà della ricca famiglia Zini, antica nobiltà modenese e ferrarese. Dopo l'acquisizione dei terreni circostanti dal marchese Francesco Riccardi della Vernaccia e diversi anni di lavori di trasformazione del monastero, esso divenne una grande tenuta agricola con 17 poderi. Nel 1827 cambiò nome in "la Novella", cioè la "Nuova", la "Trasformata".
Allevano pecore e producono formaggio. Pochi cambiamenti fino al XX secolo. Altri proprietari succedettero alla famiglia Zini. Nell'ottobre del 1953, Siro Sbraci, un industriale pratese, la acquista. Muore negli anni '70 senza eredi diretti. La tenuta fu poi abbandonata per diversi decenni. Nel 1996, quando la Société des Domaines ne divenne proprietaria, La Novella divenne un vero e proprio rudere. Ci vollero più di 10 anni di lavoro per riportarla in vita e promuovere l'agricoltura biologica, marchio di fabbrica della Novella.
Dal 2015 Simone Zemella e il suo collaboratore Lorenzo Morandi lavorano all’evoluzione dell’azienda, sempre nel rispetto del prodotto e della natura e con continuità nello sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica.
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